domenica 30 novembre 2008

Franz Kafka - curiosando tra le lettere...


Benché la mia attenzione sia rivolta sulle frasi sottolineate, ho voluto riportare quasi per intero l’ultima parte di una delle lettere del non breve carteggio tra Franz Kafka e Milena, per carpire alcune curiose analogie con i suoi scritto più famosi…

[Praga, 14.IX.20]

Martedì

[…] Le cose stanno all’incirca così: io, bestia silvestre, non stavo, si può dire, nella selva giacevo non so dove, in un fosso lurido (lurido beninteso soltanto per la mia presenza) ed ecco che ti vidi fuori all’aperto, la cosa più meravigliosa che avessi mai visto, dimenticai tutto, mi dimenticai interamente, mi alzai, mi avvicinai, timido bensì in quella nuova eppure natia libertà, mi avvicinai dunque, arrivai fino a te, tu fosti tanto buona, mi accovacciai presso a te come se ciò mi fosse lecito, posai il viso nella tua mano, ero tanto felice, tanto orgoglioso, tanto libero, tanto potente, tanto a casa mia, sempre così: tanto a casa mia – ma in fondo ero pur sempre la bestia, appartenevo pur sempre alla selva, vivevo all’aperto soltanto per grazia tua e senza saperlo (poiché avevo dimenticato ogni cosa) leggevo la mia sorte nei tuoi occhi. Non poteva durare. Anche accarezzandomi con la mano più generosa dovevi notare certe particolarità allusive alla selva, a questa origine, a questa vera patria, e vennero le necessarie, necessariamente ripetute discussioni sull’"angoscia" che torturavano me (e te,ma te innocentemente) fino al nervo scoperto, e sempre più crebbe davanti a me la visione dell’immondo tormento, del continuo ostacolo che ero per te […] Ripensai chi ero, nei tuoi occhi non lessi più alcuna allusione, provai il terrore in sogno (di vivere in qualche luogo che non era il mio, come se fossi a casa mia), questo terrore lo provai realmente, dovetti ritornare nel buio, non sopportavo il sole, ero disperato veramente come una bestia smarrita, incominciai a correre a più non posso e sempre col pensiero "Se potessi portarla con me!" e col contropensiero "Esiste il buio dove è lei?"

Tu chiedi come io viva: ecco, così vivo.

“Lurido beninteso soltanto per la mia presenza”

Tale spiacevole frase riappare sottoforma di dialogo proprio nel “Processo”, dove Josef K., parlando con la signora Grubach , grida “La pensione pulita!...se vuole tenere pulita la pensione, il primo che deve sfrattare sono io”.

Le ultime sottolineature, invece, delineano l’ immedesimazione con Gregor Samsa – oramai costretto in quell’orrida forma di “bestia”- che con la totale consapevolezza della propria situazione irreversibile e, conseguentemente, del proprio destino “nel buio”, nutre una flebile speranza… ovvero quella di riuscire a trascinare con sé la sorella. Tuttavia, il tutto appare agli occhi di Samsa/Kafka un’utopia… ed infatti <Esiste il buio dove è lei?>.

L’impossibilità di conciliare questo buio (il momento della scrittura) con la luce (l’amore/il mondo esterno) si tramuta in angoscia. Una tortura insopportabile.

Altra cosa curiosa:

In uno dei tanti colloqui che il giovane Gustav Janouch allora riportava tanto scrupolosamente sui suoi quaderni, egli ci rivela che alla domanda “la s del protagonista, samsa, ha la stessa posizione
della k in kafka...parrebbe un crittogramma...”il dr.Kafka scrollò la testa negando, al contrario asserì che non si trattava di una confessione, ma solo di una indiscrezione…

Ma nonostante questa sua dichiarazione, sembrerebbe quasi che la psiche gli abbia giocato uno scherzo! e che la lettera qui sopra riportata ci rivela ben altra cosa…



10 commenti:

Donnachenina blog ha detto...

Ciao,
sono la prima a mettere un commento...sul tuo post, e intanto ti faccio gli auguri!
Poi di mio dico che a ognuno quello che scopriamo muove delle riflessioni diverse a secondo di quelle che sono le nostre vedute e i nostri interessi.
Proprio oggi, mi sono incontrata con mia figlia, che mi ha chiesto l'oroscopo comparato suo e di un suo presunto corteggiatore(io sono una appassionata di astrologia)e quello di una sua amica con un altro presunto etc...
Sul libro che ho preso per vedere alcune cose, c'era la comparazione dei temi natali (astrologici)di Kafka e Milena, che per altro avevo già visto altre volte, ma oggi gli ho ridato una occhiata e ho cercato di capire che cosa univa questa coppia, che nella realtà si sono frequentati molto poco, e quindi non può essere stata vissuta nemmeno una grande passione intesa nel senso fisico del termine...e ho fatto la scoperta che nel tema astrologico di KAFKA manca in assoluto l'elemento Fuoco....tutto quello che invece si trova nel tema astrologico di Milena, certo questa è la cosa che più salta all'occhio...poi ci sono intese di altro genere..ma insomma quello che voglio dire, che certe scelte d'amore avvengono con persone che rappresentano quello che a noi manca...ma manca davvero, non sono aspettative che abbiamo verso l'altro e non coltiviamo in noi stessi...chi si ritrova a non avere il fuoco deve stare con gli elementi che ha, e certamente andrà alla ricerca o ne sarà completamente affascinato dalle persone che quell'elemento ce lo hanno.
Così come forse non sai, che una caratteristtica del tuo segno (SCORIONE), è il fascino per il buio,o di qualcosa che con il buio ha attinenza...mettici tu quello che vuoi.
Un caro saluto

Maria Chiara ha detto...

Ciao!e grazie per il commento!!^^
Premettendo che sono vicina all'astrologia più di quanto tu possa credere (ho in famiglia chi la pratica)ti ringrazio per questa informazione preziosa. Effetivamente mi ero già interessata al quadro natale di Kafka, senza però andare a ricercare quelli delle persone intorno a lui, leggendo ciò che mi hai scritto su Milena, mi è subito salita in mente la famosa frase che lo scrittore disse all'amico Brod per descrivere questa donna "E' un fuoco vivo come non ne ho mai visti". Kafka era un cancro... e ti assicuro che dal suo tema astrale ho capito tanto. L'astrologia non sarà una scienza, ma ha la sua veridicità, se trattata con metodo.:) Che Kafka non aveva pianeti smistati in segni di fuoco, lo avevo percepito ancor prima di andare a verificare di persona...io sono un Scorpione non puro. Molti dei miei pianeti sono smistati tra i segni di Terra e gli altri d'acqua, per questo in un certo modo ho avvertito un'affinità particolare con questo scrittore, ma anche, ad esempio, con Baudelaire e Poe. :) A volte queste sensazioni vanno aldilà della conoscenza o no di un tema astrale.:)
Se c'è una caratteristica dei segni d'acqua è questa predisposizione per l'occulto, ma più che per questo è un'accesa sensibilità che questi segni hanno a differenza degli altri. ^^
Grazie ancora!

Donnachenina blog ha detto...

Ciao,
non lo avevo detto nel mio commento, ma non avevo dubbi sul fatto che anche senza conoscerla a te l'astrologia, potesse interessare..invece c'è molto di più..hai vicino qualcuno che la pratica!
Quello che tu dici è vero, a volte abbiamo percezioni su persone che possiamo conoscere solo attraverso quello che hanno scritto, poi nel caso mio spesso leggendo mi è anche chiaro o diciamo che faccio delle iopotesi su che segno si celi dietro quello scrittore, poeta etc..e diciamo che spesso ho le mie belle soddisfazioni, sono semplicemente soddisfazioni personali che non condivido con nessuno, perchè invece nel caso che qualcuno mi sfida chiedendomi "Dai, prova ad immaginare di che segno è quelloo, piuttosto che quello, ho il rifiuto e alla mente non mi arriva nulla, come se dentro di me ci fosse qualcosa che dice "Ma che me ne frega, di convincerti che l'astrologia funziona..deve bastare a me saperlo senza convincere nessuno, tranne nei casi in cui ho persone che se ne interessano allora abbiamo degli scambi profiqui.
Ciao un caro saluto e una buona giornata|
P.S.- Mi presento astrologicamente:
sono un Pesce, molto atipico, ma sempre Pesce - ho ben 6 pianeti in segni di aria:
Luna-Marte-Nettuno in Bilancia e
Venere-Giove-Mercurio in Aquario
e ho 58 anni,avendo tutta questa aria, spesso attiro persone che hanno molta terra e mancano di aria, dopo però cominciano i guai, perchè la pesantezza della terra, poco si adatta all'elemento Aria,c'è troppa lentezza nella terra, e l'aria si spazientisce nella staticità.

Maria Chiara ha detto...

I segni di Terra sono famosi per la loro praticità, la loro testardaggine,la rigorosità,sono segni pignoli,caparbi...insomma, i segni puramente di Terra sono abbastanza, forse, "pesanti" (?), difatti molte persone che io ho avuto modo di conoscere appartenenti a questi segni, avevano pianeti nei segni d'acqua che addolciscono questa indole molto "terra,terra".
La tua combinazione "Aria e acqua", infatti, è una combinazione delicata, poetica che si scontra non poco con i segni di Terra!la praticità della Terra si scontra con l'intellettualità dell'aria, è per questo che ci si scorna :)
L'Astrologia è un qualcosa che puoi verificare solo mediante l'esperienza. Ad esempio,il libro astrologico sotto mano che ho mi dice che "la combinazione Terra-Acqua (ovvero la mia) produce il fango, un'immagine invero poco invitante. Mancando della brillantezza intellettuale dei segni d'aria, e dello spirito di iniziativa di quelli di fuoco, queste persone non faranno mai cose. In ogni caso, si tratta di una combinazione quanto mai fertile, dato che la vita stessa ha avuto origine dal fango primordiale." Bè...si può dire che la cosa non mi dovrebbe lasciare tante speranze, ma la brillantezza intellettuale non me la si può negare,insomma!XD non sarò proprio brillante,ma qualcosa luccica in me...XD Tralasciando questo, una persona sarà sempre più che un ammasso di pianeti smistati nelle case zodiacali :) (almeno si speraXD)

Daniele Passerini ha detto...

Be' sono rimasto incantato dal post di MKB, di cui ho ammirato, ancora una volta, la competenza, la precisione, la capacità di collegare e last but not least l'eloquio scorrevolissimo. Detto poi da uno che si è impantanato nella lettura delle lettere a Milena senza riuscire a venirne fuori è un complimento ancora maggiore! ;)

Dopodiché sono rimasto affascinato anche dal vostro scambio di commenti. Non mi soffermo sulle vostre parole, ma dico solo che condivido in pieno il vostro modo di intendere e sperimentare l'astrologia, nelle relazioni umane che incrociamo e nella nostra ricerca interiore; vedo che anche voi - come me - siete poco interessati all'astrologia previsionale e la considerate giustamente soprattutto un utile strumento per la comprensione psicologica (e spirituale) delle persone.

Mancava giusto il mio segno per completare la triade dei segni d'Acqua.
Pesce d'Aria è Donnachenina.
Scorpione di Terra è MKB.
Cancro di Fuoco sono io.
C'è una fantastica geometria in tutto ciò, non vi pare? Chiamala coincidenza?! ;)

Daniele Passerini ha detto...

@MKB

Ma perché mi hai risposto sul mio blog invece che qui? :)
Comunque ti ho scritto lì anche io, ciao e buonanotte.

xtravaned ha detto...

"Esiste il buio dove è lei?" Cercava di trovare qualcosa di se stesso in lei, ovvero il buio nella luce. Impossibile:)

Questa mi è piaciuta parecchio..

Maria Chiara ha detto...

@xtravened

Diciamo che la questione è particolarmente più complessa :)
Premettendo che la luce ed il buio sono complementari, ovvero non esiste l'una senza l'altro, e tralasciando ciò, Kafka asserisce che non gli è possibile vivere accanto ad un "fuoco vivo" (quale era lei) e come dice lui stesso, perchè in netto contrasto con tutto ciò che egli crede di rappresentare...(ovvero le tenebre più profonde che non possono tollerare una luce del genere).Egli disse questo per preservare la donna che amava da una vita tutt'altro che felice e soprattutto per preservare il suo lavoro di scrittore che ,come lui stesso definisce, era un'opera dell'anima atta a salvare la stessa anima...:)

xtravaned ha detto...

:))) no comment..

Anonimo ha detto...

good start