sabato 20 dicembre 2008

Gita a Praga - I giorno-

Venne il pomeriggio. Scendemmo nella hall dell’albergo. Io del tutto scostante. Il mio essere si intrise di tutto il ribrezzo possibile. Ci dirigemmo con flemma verso la metropolitana.

Ora. Se fino a quel momento credevo che il freddo tagliente provato all’aeroporto e davanti all’albergo fosse l’unico a cui il mio povero corpo si sarebbe dovuto abituare – e d’altronde avevamo già stipulato un accordo- bè… dovetti riaprire il negoziato!.

E così per il tragitto metropolitano il mio corpo non sentì ragioni. Soprattutto per le scale mobili!

C’era un che di esagerato: come si è potuto progettare delle scale tanto veloci?con quale perfidia?o con quale perversione?

Scesi dalla metro a namesti republiky (Piazza della Repubblica), ci dirigemmo in Piazza Venceslao, centro della Città Nuova. Ovviamente a guidarci furono i nostri cari professori: la professoressa G., la quale da lì in avanti non ci avrebbe più degnato di uno sguardo (ci ha sapientemente privati della sua presenza senza avessimo commesso alcun delitto o infamia alcuna!), il professor V., con al seguito l’intera marmaglia maschile (un individuo simpatico,ma alquanto infantile e libertino. Giustamente il resto vien da sé…), la professoressa C. (la più savia, ironica del gruppo) ed infine…il solitario, misterioso, tenebroso, ma per nulla affascinante vice preside G., venuto non in veste di accompagnatore. Imperscrutabile sino alla fine, ha dato da pensare…(ma di questo ne parlerò più avanti…un mistero è ancora aperto).

Ci trascinammo per la Piazza con poco entusiasmo. Molti,intanto, adocchiarono subito l’Hard Rock Cafè, (posto nella strada dalla quale giungevamo). Piazza Venceslao era colma di bancarelle dalle quali si levavano nell’aria odori dolciastri e, qualche volta, si insinuava prepotentemente nelle narici l’odore forte della carne. Bancarelle simili a piccole case, piacevoli all’occhio per via del colore rosso dei tetti, il quale smorzava la monotonia del grigiore circostante. Alla fine del largo viale (perché è così da definire, Piazza Venceslao), spiccava l’edificio del “Museo Nazionale”, in tutta la sua magnificenza. Per noi rimase solo oggetto di contemplazione…

La stanchezza faceva da sovrano, ed io, F., M., D. e Fr. Rimanemmo ferme a contemplare il vuoto per una serie di minuti. Io dovetti violentemente capacitarmi di essere in terra straniera, il panico si impadronì di me, pertanto, ad un sms di mio fratello, risposi malinconica e angustiata “Voglio tornare a casa. W l’Italia” .

Questa giornata fu particolarmente ridicola e per nulla proficua, difatti, una volta rientrati in albergo ci chiudemmo nelle nostre stanze, credendo di poterci rifocillare un poco almeno mediante la cena. Cosa che,purtroppo, non avvenne.

Allorché fu l’ora di cena, ci precipitammo giù speranzosi, ma ciò che trovammo ci disgustò e sprofondammo nell’amarezza più profonda. Il cibo dell’albergo lasciava molto a desiderare. Le uniche cose con la quale mi riempii il piatto furono delle polpette. Piacevoli, ma a lungo andare nauseabonde.

La signorina D., forse, si sentii colma di orgoglio in quel mentre, perché, una volta tornati su, piena di sé e fiera del suo buon senso, esibì i suoi viveri (formati da crackers e ciambelle al vino), lasciandoceli rimirare (ma non negandoceli).

La notte la passammo “insieme”.

In me e D. ardeva il desiderio di fare una telefonata al nostro amato professor A. Telefonata che al fine non avvenne….

Sebbene Praga non promise nulla di buona, e malgrado i miei grotteschi propositi di fuggire (e tali fantasie rimasero almeno sino alla fine del secondo giorno), mi assopii felicemente (beninteso, una felicità data solo dall’opportunità di dormire).

D. non dormì mai nella nostra stanza (un qualcosa della quale tutt’ora si pente, e se ne rammarica).

In questa notte anche B. venne a farci visita, addormentandosi con noi.

to be continued...

7 commenti:

xtravaned ha detto...

Ciao:) Ogni tanto scrivo in un altro blog, se ti va passa. Mi farebbe proprio piacere una tua visita.. Tanti auguri di Natale, ti auguro tanta felicità..a presto.

Fifì79 ha detto...

Ciaoo!!
Sono stata assente per un bel po', ma spero di tornare presto attiva, anche perché sono davvero ansiosa di leggermi il diario della tua gita a Praga.
Nel frattempo ti faccio mille auguri di Buon Natale...

Un abbraccio,
Valentina

Daniele Passerini ha detto...

Mi rimetto in pari solo oggi con la lettura dei tuoi post... direi che già ora potresti fare tranquillamente la sceneggiatrice! Aspetto i prossimi episodi.

Buone feste.

Maria Chiara ha detto...

@ Daniele

Grazie mille!!!!^^ sì...effettivamente mi piacerebbe, e devo dire che hai quasi colpito in pieno, considerando il mio desiderio di realizzare un fumetto - che come ben si sa- richiede una sceneggiatura scritta e solida. (altrimenti il resto è niente):)

Daniele Passerini ha detto...

Che il 2009 porti tanti passi d'avvicinamento ai tuoi progetti allora. Un abbraccio e buon anno nuovo!

Fifì79 ha detto...

Non vedo l'ora di leggere il seguito del tuo diario che mi ha divertita davvero tantissimo!!! Sei proprio forte, lo sai? ;)

Baci ^^
Vale

Maria Chiara ha detto...

Grazie Fifì!!!XD
(meno male che si intuisce la vena ironica e tragicomica della cosa!!XD)