Seguire i propri sogni può essere pericoloso.
Ma rinunciare a seguirli può rivelarsi fatale...
Cos'è un uomo senza sogni se non l'ombra di se stesso?
domenica 2 agosto 2009
venerdì 27 febbraio 2009
Ma...la speranza?

Colloquio tra Max Brod e Franz Kafka:
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Perfetto. Fin quando resteremo su questa terra - come su di Atlante- graverà sulle nostre spalle il peso del Mondo e la sua cosmica condanna.
E siamo così destinati a languire nel peccato, cullando l'unica speranza di un "rinvio del giudizio".
giovedì 19 febbraio 2009
Il Gotico...sensuale?
Qualcosa mi sfugge.
"Il Gotico è sensuale". Una frase che mi ha riporato alla mente simpatici ricordi.
Nell'aula dove seguivo una lezione di Storiadell'Arte Moderna, questa frase ha ridestato in me una cara melanconia.
Rammento, infatti, gli ultimi 2 anni passati alle Superiori, dove la buona prof.ssa C. di Storia dell'Arte (dai gusti artistici alquanto bizzarri, ma non sempre biasimabili) si dilettava a sottolineare - ogni tanto- la sensualità di un'opera d'arte o l'erotismo di essa.
Frasi che in quest'arco di tempo si susseguirono di certo non raramente...tanto che, ben presto, divennero autentiche leggende.
La parola "sensuale" divenne, così, un simbolo di ilarità, nonché un segno distintivo ed un chiaro omaggio alla professoressa (omaggio, s'intende, dalla nostra bocca).
Esempio:
La "Paolina Borghese" o "Venere Vincitrice" del Canova.
Un'opera che ha acquistato per noi gran valore per la frase "Quest'opera del Canova è sensuale, NON erotica...ricordate".
Queste sono le cose che permangono nei meandri della memoria... ammonimenti del genere, quasi come se asserire il contrario fosse blasfemia.
Ma non è questo il punto.
Torniamo al principio "Qualcosa mi sfugge".
"Il Gotico è sensuale".
Un'affermazione che mi ha dato da pensare e sulla quale continuerò a pensare. Certo è che il Gotico è uno stile sublime, emblematico, onirico...ma da qui alla sensualità quanto il passo può esser breve?
Ammetto che a Praga (se non erro-e sinceramente non credo di sbagliare- mi sembra che sia la città più Gotica d'Europa) mi lasciai conquistare (non facilmente) e cullare da questa "mammina con gli artigli" (un'immagine assai poco rassicurante...) e alla fine, mi abbandonai totalmente al fascino di una città dove tutto parla, sussurra...è un continuo sussurro.
Dinnanzi alla grandezza (e all'altezza?) del Gotico non si può che sussurrare. Rompere il silenzio è come spezzar un incantesimo che ti ammalia.
E quindi sarebbe come parlare di sensualità?



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Forse mi sono risposta da sola?
"Il Gotico è sensuale". Una frase che mi ha riporato alla mente simpatici ricordi.
Nell'aula dove seguivo una lezione di Storiadell'Arte Moderna, questa frase ha ridestato in me una cara melanconia.
Rammento, infatti, gli ultimi 2 anni passati alle Superiori, dove la buona prof.ssa C. di Storia dell'Arte (dai gusti artistici alquanto bizzarri, ma non sempre biasimabili) si dilettava a sottolineare - ogni tanto- la sensualità di un'opera d'arte o l'erotismo di essa.
Frasi che in quest'arco di tempo si susseguirono di certo non raramente...tanto che, ben presto, divennero autentiche leggende.
La parola "sensuale" divenne, così, un simbolo di ilarità, nonché un segno distintivo ed un chiaro omaggio alla professoressa (omaggio, s'intende, dalla nostra bocca).
Esempio:

Un'opera che ha acquistato per noi gran valore per la frase "Quest'opera del Canova è sensuale, NON erotica...ricordate".
Queste sono le cose che permangono nei meandri della memoria... ammonimenti del genere, quasi come se asserire il contrario fosse blasfemia.
Ma non è questo il punto.
Torniamo al principio "Qualcosa mi sfugge".
"Il Gotico è sensuale".
Un'affermazione che mi ha dato da pensare e sulla quale continuerò a pensare. Certo è che il Gotico è uno stile sublime, emblematico, onirico...ma da qui alla sensualità quanto il passo può esser breve?
Ammetto che a Praga (se non erro-e sinceramente non credo di sbagliare- mi sembra che sia la città più Gotica d'Europa) mi lasciai conquistare (non facilmente) e cullare da questa "mammina con gli artigli" (un'immagine assai poco rassicurante...) e alla fine, mi abbandonai totalmente al fascino di una città dove tutto parla, sussurra...è un continuo sussurro.
Dinnanzi alla grandezza (e all'altezza?) del Gotico non si può che sussurrare. Rompere il silenzio è come spezzar un incantesimo che ti ammalia.
E quindi sarebbe come parlare di sensualità?





Forse mi sono risposta da sola?
venerdì 2 gennaio 2009
Frammenti -IV -

L'abisso delle nostre esistenze. Incolmabile.
Talvolta ci si sfiora, talora ,disgraziatamente, un nuovo allontanarsi.
Eppure basta un niente.
Levare un ponte affinché ci si possa infine ritrovare.
Perché tanto arduo appare?
E' un niente.
Non si è stanchi di sopravvivere -perché questo non è un vivere- in una tale dilaniante solitudine?
Perché una simile indifferenza?
Riuniamoci. Torniamo a noi.
[L'opera di René Magritte NON rispecchia fedelmente questo "scarabocchio" , ma ricordo che quando ero piccola, sfogliano il libro di testo dell'elementari, i miei occhi si posarono su questo dipinto e,allora, non ne rimasi affascinata, tantomeno meravigliata...ciò che provai fu terrore. Il mio "stream of Consciousness" mi ha portato alla mente solo questa immagine. Oggi osservandola sorrido, ma allora sicuramente percepii un qualcosa di ciò che ora ho scritto.]
giovedì 1 gennaio 2009
Premio Dardos

Considerando quanto è giovane il mio blog, ritengo questa cosa alquanto positiva e me ne compiaccio.
Pertanto ringrazio nella maniera più assoluta xtravaned non solo per il premio, ma soprattutto per le care parole (troppa bontà) con la quale ha motivato la sua scelta.
Grazie.
Per quanto riguarda le regole di questi premi, concordo pienamente con il mio "collega" sopra citato [vedesi questo post] e aggiungo inoltre che sarebbe opportuno, quando il premio viene consegnato, poter spaziare nel tempo, affinché non si abbiano anche certi obblighi...mi spiego meglio: a volte può capitare al momento di non aver alcun blog da premiare , ma questo non significa che non si può consegnare il premio in un secondo o terzo luogo. In tal modo eliminiamo il fattore "tempo", che in certe cose non serve proprio e la pena dal cuor per certi obblighi.
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